Tinture madri drenanti

Tinture-madri-drenanti-omeopatia.altervista.org

Cosa sono le tinture madri drenanti ? Quali piante si usano ? Come si assumono ?

Tinture madri drenanti omeopatia.altervista.org
Tinture madri drenanti omeopatia.altervista.org

Drenare i liquidi in eccesso significa eliminare finalmente il problema della cellulite. Per farlo, esistono moltissime creme, integratori e rimedi più o meno naturali. Fra i rimedi offerti dalla natura vi sono senza dubbio le tinture madri drenanti, un prodotto che potrete trovare nelle erboristerie e che si ricava mediante il processo di macerazione della pianta in una soluzione idroalcolica.

Da quanto conosciamo questi rimedi naturali ?

La fitoterapia è conosciuta fin dai tempi degli Egizi ed anche prima, passando poi per Greci e Romani. Tutte queste grandi civiltà erano grandi conoscitrici di questa pratica e la utilizzavano molto. Bisogna anche considerare che erano gli unici rimedi che avevano a disposizione; a quel tempo non esistevano i farmaci come li conosciamo noi adesso.

Scorretto stile di vita

Uno stile di vita scorretto può causare varie problematiche, che si riflettono sul nostro corpo in tempi più o meno rapidi e che, se non prevenute, vanno combattute al più presto.

Una di queste, che interessa in particolare le donne, è la ritenzione idrica, ovvero un accumulo di liquidi all’interno dell’organismo soprattutto in zone di concentrazione di grassi come l’addome, i glutei e le cosce.

Si manifesta attraverso gonfiore in vari punti del corpo, pelle a buccia d’arancia, cambiamenti nell’epidermide e in altri sintomi più gravi come difficoltà respiratorie e dolore alla testa.

Le cause possono essere diverse, ma sicuramente la più diffusa è il fatto di condurre uno stile di vita poco sano e sedentario, con l’aggiunta di abitudini nocive come il fumo, l’abuso di alcolici e di caffè, il portare abiti troppo stretti.

Se non ci sono patologie gravi ?

A meno che non sia conseguenza di patologie gravi, la ritenzione idrica è una problematica che si può facilmente arginare e, soprattutto, prevenire.

Il rimedio migliore per combatterla è, senza ombra di dubbio, l’attività fisica: una corsa o lunghe passeggiate possono aiutare a riattivare i meccanismi che hanno causato questi accumuli di liquido.

Inoltre, a uno stile di vita più sano possono essere affiancati dei metodi naturali e a basso costo, come ad esempio la fitoterapia drenante.

Ci sono infatti diverse piante che presentano delle proprietà molto efficaci per stimolare il sistema linfatico, favorire il drenaggio e aiutare quindi il nostro corpo a eliminare le tossine e le scorie metaboliche il cui accumulo causa il gonfiore.

Molti sono in grado di agire anche sul controllo pressorio, pertanto nonostante siano integratori fitoterapici comunica sempre al medico o al farmacista se stai assumendo farmaci per questa patologia.ù

Quando posso utilizzare dei rimedi naturali e delle loro tinture madri drenanti per risolvere i miei problemi ?

Per contrastare la ritenzione idrica, infatti, i rimedi naturali possono sì rivelarsi un valido aiuto, soprattutto se associati ad uno stile di vita sano.

Quando la ritenzione idrica è di natura patologica è necessario rivolgersi al medico, poiché in questi casi è necessario intervenire con adeguati trattamenti e terapie che siano in grado di curare la patologia di base che ha provocato il disturbo.

Il ricorso ai rimedi naturali, infatti, è solitamente più indicato nei casi in cui la ritenzione idrica è scatenata da fattori legati ad uno scorretto stile di vita.

I più efficaci rimedi naturali contro la ritenzione idrica mirano a ridurre l’accumulo di liquidi e il gonfiore (edema) che tipicamente accompagnano questo disturbo. Pertanto, tali rimedi devono possedere, sostanzialmente, proprietà drenanti e diuretiche.

Prima di iniziare facciamo un breve ripasso: Cos’è la ritenzione idrica?

Ritenzione idrica è il termine che, in medicina, viene utilizzato per indicare la tendenza a trattenere liquidi all’interno dell’organismo, in particolar modo, in quelle aree corporee predisposte all’accumulo di grasso (cosce, glutei e addome).

In alcuni casi, la ritenzione idrica può essere provocata da gravi patologie di base.

In simili situazioni, il ricorso ai rimedi naturali per contrastare questo disturbo non si rivela utile, ma è necessario sottoporsi ad idonee terapie (farmacologiche e non) prescritte dal medico.

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, la ritenzione idrica è frutto di uno stile di vita inadeguato e di una dieta sregolata. In questi casi, perciò, il ricorso ai rimedi naturali e alcuni accorgimenti comportamentali si rivelano molto utili per sconfiggere il disturbo.

Fra i principali rimedi naturali contro la ritenzione idrica ritroviamo sia quelli fitoterapici che quelli omeopatici. Di seguito, pertanto, verranno descritte proprietà e caratteristiche dei principali rimedi naturali, fitoterapici e omeopatici che possono rivelarsi utili ed efficaci per contrastare questo disturbo.

Principali piante con proprietà drenanti, dalle quali si possono ottenere tinture madri drenanti.

  • Linfa di betulla
  • Pilosella
  • Ananas
  • Taraxacum Officinale
  • Ortica
  • Fumaria Officinalis
  • Ortosiphon
  • Equiseto
  • Gramigna

Linfa di betulla

Tra i drenanti più conosciuti e più utilizzati ritroviamo la Betulla o meglio la linfa di betulla (bevanda rinfrescante) con le sue proprietà diuretiche, drenanti e depurative. Inoltre, la betulla, è in grado di favorire l’eliminazione dell’acido urico diminuendo così il rischio di calcoli renali.

Forse non sai che l’acqua distillata di corteccia di betulla o di foglie è un ottimo tonico per pelli grassi ed acneiche.

La foglia della pianta di betulla possiede proprietà terapeutiche e benefiche, le principali sono quelle diaforetiche e diuretiche.

La betulla oltre ad essere usata come una pianta ornamentale grazie al suo fogliame elegante, è usata anche nell’industria del mobile per il suo legname ed in erboristeria per il suo potere diuretico, drenante, antisettico ed antinfiammatorio.

Grazie al suo alto contenuto di potassio la betulla ha una potente azione diuretica, anti infiammatoria e antibatterica, gode quindi di notevoli proprietà drenanti, facilitando l’eliminazione delle tossine. Viene impiegata anche nella gemmoterapia come rimedio anticellulite.

Riepilogando

La betulla (nome scientifico: Betula alba) è un albero appartenente alla famiglia delle Betulaceae. È dotata di proprietà diuretiche cui si affiancano proprietà antinfiammatorie e antibatteriche esercitate soprattutto a livello del tratto urinario.

L’azione diuretica è imputabile al contenuto di flavonoidi della pianta e, in particolare, alla quercetina.

La betulla e i suoi estratti si possono trovare in diversi integratori e in forma di gemmoderivato. La pianta, inoltre, può essere utilizzata anche per la preparazione d’infusi e tisane ad azione diuretica.

L’assunzione di betulla si rivela particolarmente utile nel contrastare l’edema tipico della ritenzione idrica.

Potenziali interazioni farmacologiche della betulla.

In caso di terapia in corso a base di farmaci diuretici, ipotensivi, anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici e/o metotrexato, prima di assumere la betulla in qualsiasi forma, è necessario consultare il medico.

Pilosella

Pilosella e Centella Asiatica aiutano a contrastare gli inestetismi della cellulite; inoltre hanno dato buoni risultati sul trattamento dei livelli primari di ipertensione (controllabili anche con l’aiuto di una dieta povera di sodio). Migliorano infine la circolazione venosa.

Pianta amara erbacea spontanea, ha proprietà diuretiche, antibiotiche e antinfiammatorie. Depura il fegato e favorisce il flusso dei liquidi grazie alla stimolazione dei reni.

La pilosella (nome scientifico: Hieracium pilosella) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, ricca di flavonoidi, cumarine e triterpeni. Grazie alla presenza di queste sostanze attive, la pilosella è dotata di un’importante attività diuretica, cui si associa anche una buona attività antinfiammatoria.

La pilosella, erba amara dai caratteristici fiori giallo-arancio e tipica soprattutto delle zone di montagna, è considerata un eccellente rimedio naturale drenante e disintossicante. Ma quali altre proprietà possiede questa pianta e come si assume?

Le proprietà della pilosella più apprezzate sono quelle che la vedono in prima linea nel favorire l’eliminazione dei liquidi del corpo in eccesso e le tossine.

Ecco perché viene spesso consigliata in caso di ritenzione idrica ma anche quando vi sono problemi di cellulite già da diverso tempo.

Come agisce questa pianta ?

Come tutte le erbe amare, anche la pilosella aiuta a depurare il fegato contribuendo quindi alla detossificazione dell’organismo.

Questa pianta agisce in particolare sull’escrezione e il deflusso della bile, sostanza prodotta appunto dal fegato, che aiuta il processo depurativo.

La pilosella è in grado poi di favorire l‘eliminazione dei liquidi stimolando il lavoro dei reni. Perfetta quindi sola o in associazione ad altri rimedi fitoterapici come ad esempio la betulla per ridurre gonfiori a gambe e piedi, edemi e altri ristagni di liquidi.

Si può utilizzare anche in caso di calcoli o se si vuole depurare il corpo da un eccesso di purine (conseguenza di una dieta troppo ricca in proteine animali).

La pilosella la si può trovare sotto forma di tintura madre, oppure in integratori in forma di capsule o compresse.

Quanto prenderne ?

Quando impiegata in forma di tintura madre per contrastare la ritenzione idrica, solitamente si consiglia la somministrazione di 35 gocce tre volte al dì.

Grazie a queste capacità, oltre che per le sue doti antibatteriche dovute alla presenza di un principio attivo noto come umbelliferone, la pilosella può essere utilizzata anche per combattere la cistite e altre infezioni a carico delle vie urinarie.

Della pilosella si utilizza la pianta intera fiorita per realizzare infusi e decotti, estratti fluidi e secchi, tintura madre ma anche capsule e compresse dai principi attivi più concentrati.

Preparare un infuso di pilosella è molto semplice. Procuratevi la pianta secca in erboristeria, prendetene un cucchiaio e lasciatelo in infusione per circa 10 minuti in acqua bollente, filtrate e bevete una o due volte al giorno.

Generalmente comunque della tintura madre di pilosella si utilizzano dalle 30 alle 50 gocce, 2 o 3 volte al giorno mentre di capsule da 1 a 3 al giorno. Chiedete consiglio al vostro erborista di fiducia che, conoscendo le specifiche esigenze, vi saprà indicare il prodotto e il dosaggio migliore.

Potenziali interazioni farmacologiche della pilosella

In terapia con farmaci diuretici e lassativi, prima di assumere la pilosella, è necessario chiedere consiglio al medico.

La pilosella è una pianta che generalmente non comporta effetti indesiderati e che possiede poche controindicazioni. Come tutte le erbe e le sostanze naturali può però scatenare reazioni: non utilizzare mai se si è allergici alla famiglia botanica delle Compositae.

Non è adatta a chi sta già assumendo diuretici per evitare di sovrapporre gli effetti dei due rimedi e a chi soffre di pressione bassa, in quanto potrebbe contribuire a far scendere ancora di più la pressione sanguigna.

Sconsigliata, come la maggior parte dei rimedi naturali, in gravidanza e allattamento.

Ananas

L’ananas è molto utile nel trattamento delle infiammazioni dei tessuti molli in presenza di edemi o cellulite.

L’ananas ha proprietà dimagranti brucia-grassi, l’ananas è una pianta esotica originaria dell’America tropicale, è chiamato sincarpio, al centro della rosetta di foglie del frutto, si sviluppa uno scapo foglioso che porta una infiorescenza di fiori bluastri muniti di brattee.

Questi sono sormontati a loro volta da un altro ciuffo di foglie e maturando cresce l’asse della infiorescenza insieme agli ovari, che unendosi tra loro formano con le brattee l’infruttescenza edule.

Grazie all’alta percentuale di acqua e potassio che contiene, l’ananas aiuta a contrastare il ristagno dei liquidi e grazie alle sue proprietà anti infiammatorie e anti coagulanti favorisce il drenaggio dei liquidi.

Taraxacum Officinale

Tarassaco ed Ortica sono tra le piante medicinali più infestanti e tra le più utilizzate in fitoterapia.

Il tarassaco o dente di leone puoi trovarlo facilmente quando vai a fare delle passeggiate, lo riconosci dal grande fiore giallo. Puoi utilizzarlo anche fresco in insalata (avrà solo un sapore amaro), oltre alle proprietà diuretiche mostra attività depurativa a livello epatico e renale.

Il tarassaco (nome scientifico: Taraxacum officinale) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae e dotata di attività diuretica. Nel dettaglio, l’azione diuretica del tarassaco è relativamente rapida ed è dovuta al suo contenuto di flavonoidi, sali di potassio e lattoni sesquiterpenici.

Il tarassaco rientra nella composizione di diversi integratori impiegati per contrastare la ritenzione idrica, generalmente, in associazione ad altri estratti vegetali con attività analoghe.

Da quanto ti usa il tarassaco ?

Quando, invece, viene assunto da solo in forma di estratto liquido 1:1 (solvente: etanolo al 25%), per favorire la diuresi (quindi, per contrastare la ritenzione idrica), la dose solitamente consigliata è di 4-10 ml tre volte al giorno.

L’uso del tarassaco come depurativo risale alla medicina popolare, dove viene impiegato principalmente nelle cure di primavera per eliminare le sostanze tossiche accumulate.

L’azione coleretica è dovuta principalmente agli alcoli triterpenici sinergizzati dai lattoni sesquiterpenici: questi, oltre ad aumentare la secrezione biliare, stimolano i processi di coniugazione delle sostanze tossiche, facilitando così l’eliminazione dei metaboliti dannosi per l’organismo e prevenendo la formazione dei calcoli biliari.

L’attività diuretica del tarassaco, invece, è da attribuire alla presenza dei flavonoidi, dei lattoni sesquiterpenici e dei sali di potassio. Indicazioni cliniche: atonie gastriche, dispepsie, microcalcolosi biliari, stitichezza.

Assunto in tintura madre o in una tisana, il tarassaco, o dente di leone, è famoso per le sue doti depurative e disintossicanti per il fegato, infatti è un fiore utilizzato molto spesso anche in cucina. Ha proprietà drenanti e leggermente lassative.

Potenziali interazioni farmacologiche del tarassaco

A causa delle interazioni farmacologiche che si possono instaurare, il tarassaco e i suoi derivati non dovrebbero essere assunti in concomitanza a farmaci diuretici, ipoglicemizzanti, FANS e litio.

Ortica

Tarassaco ed Ortica sono tra le piante medicinali più infestanti e tra le più utilizzate in fitoterapia.

L’ortica è, fin dall’antichità, simbolo di fertilità di quel terreno; dalle sue estremità aeree si ricavano tisane, infusi, tinture madri ecc. con proprietà depurative, diuretiche ed astringenti.

L’ortica (nome scientifico: Urtica urens) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticaceae.

Gli estratti delle foglie di ortica sono indicati nel trattamento della ritenzione idrica, poiché dotati di proprietà diuretiche. Tali proprietà sono conferite alla pianta soprattutto dai derivati dell’acido caffeico in essa contenuti.

L’ortica e i suoi estratti sono presenti in diversi integratori in forma di capsule o compresse. Inoltre, la si può trovare anche in forma di tintura madre. In quest’ultimo caso, per contrastare la ritenzione idrica, si consiglia l’assunzione di 35 gocce di prodotto tre volte al giorno.

La conosciamo perché se la tocchiamo fa male. Ma l’ortica è una pianta spontanea, dotata di grandi proprietà diuretiche. È solitamente usata anche come digestivo naturale e per contrastare la cistite, i dolori articolari da infiammazione e la glicemia.

Potenziali interazioni farmacologiche dell’ortica

L’ortica e i suoi derivati non andrebbero assunti in concomitanza a farmaci diuretici, ipotensivi, ipoglicemizzanti e sedativi del sistema nervoso centrale.

Fumaria Officinalis

Il nome deriva dal latino fumus perché a contatto con gli occhi il suo succo causa lacrimazione. È una pianta officinale spontanea e considerata infestante, ma ha diverse proprietà benefiche. Grazie alla presenza di acido malico, acido citrico e acido caffeico è molto usata per combattere la ritenzione idrica.

Ortosiphon

L’ortosiphon (nome scientifico: Ortosiphon stamineus) – meglio noto con il nome di “tè di Giava” – è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiatae.

Grazie al suo contenuto di flavonoidi, l’ortosiphon è dotato di una spiccata attività diuretica attraverso la quale viene facilitata soprattutto l’eliminazione di composti azotati (urea e acido urico) e di cloruri (cloruro di sodio). Tale azione, perciò, aiuta a contrastare la ritenzione idrica in modo efficace.

L’ortosiphon lo si può trovare in diversi integratori alimentari in forma di compresse, capsule, gocce orali o sciroppi.

La dose di assunzione dipende dalla concentrazione degli estratti della pianta all’interno degli stessi integratori, pertanto, per informazioni più dettagliate, si consiglia di leggere le informazioni riportate sulla confezione del prodotto che si intende utilizzare.

Orthosiphon caratterizzato da un potente effetto diuretico, facilita l’eliminazione della ritenzione idrica eliminando sodio cloruro NaCl in eccesso. Come puoi ben vedere esistono una moltitudine di erbe medicinali con carattere diuretico e drenante.

Conosciuta anche come Tè di Giava, questa pianta era nota già anticamente per le sue proprietà diuretiche e depurative, è infatti molto spesso uno degli ingredienti fondamentali di medicinali utilizzati per combattere ritenzione idrica e cellulite.

Potenziali interazioni farmacologiche dell’ortosiphon

In caso di assunzione di farmaci diuretici o ipotensivi, prima di assumere l’ortosiphon o i suoi derivati, è necessario rivolgersi al proprio medico.

Equiseto

Pianta ricca di sali minerali usato per combattere calcoli, problemi alla vescica e all’apparato urinario, oltre ad avere forti doti remineralizzanti. In più, ha diverse proprietà anti infiammatorie, antibatteriche, antimicrobiotiche e antiossidanti.

Gramigna

Caratterizzata da un gusto amaro e decisamente poco appetibile, la gramigna ha però forti proprietà diuretiche ipotensive e depurative del sangue. È spesso raccomandata in caso di malattie o infiammazioni del fegato, della milza e delle vie urinarie.

Centella

Pilosella e Centella Asiatica aiutano a contrastare gli inestetismi della cellulite; inoltre hanno dato buoni risultati sul trattamento dei livelli primari di ipertensione (controllabili anche con l’aiuto di una dieta povera di sodio). Migliorano infine la circolazione venosa.

La Centella famosa pianta per essere usata contro la cellulite ha molte altre proprietà benefiche ed presente nelle regioni orientali dell’Africa, nell’Asia centro-meridionale, nell’Oceania tropicale e nell’America centrale predilige luoghi umidi ed ombrosi, lungo corsi d’acqua.

La centella asiatica è un’erbacea perenne con fusto rampicante, glabro e radicante ai nodi, presenta foglie reniformi, picciolate, disposte a rosetta basale sui nodi radicanti. Le infiorescenze ad ombrella con 3-4 fiori sono di colore violaceo.

La centella si utilizza per normalizzare lo scambio trofico tra la microcircolazione e tessuti mantenendo tono e la elasticità.

Tinture madri drenanti : funzionano davvero?

Quali saranno le più indicate per i nostri problemi?

Sono in molti coloro che hanno provato un simile rimedio e che affermano di averne tratto giovamento. Per questa ragione, oggi cercheremo di scoprire quali sono le tinture madri più adatte per drenare.

Innanzitutto, dovete sapere che la tintura madre si presenta sotto forma di liquido, e va assunta in formato di gocce durante tutto l’arco della giornata secondon la posoligia indicata sulla confezione o consigliata dall’erborista.

Detto questo, per favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso troviamo senza dubbio la Pilosella, una pianta nota per le sue proprietà benefiche e depurative, ed in particolar modo per quelle diuretiche e drenanti.

Questa tintura madre viene generalmente indicata per un dosaggio di 30-50 gocce 3 volte al giorno, da diluire in molta acqua.

Un’altra tintura madre drenante è la Betulla, indicata anche in caso di insufficienza renale ed altre patologie. In questo caso, se ne consigliano dalle trenta alle quaranta gocce da assumere 2 o 3 volte al giorno in acqua.

Detto ciò, affidatevi al vostro erborista di fiducia per farvi consigliare la tintura madre più adatta in base alle vostre esigenze, e non esitate a farci sapere qual è la vostra opinione in merito a questo particolare “rimedio naturale”!

Pilosella, tra le tinture madri drenanti naturali, un rimedio super!

Tinture madri drenanti di Pilosella: cosa sono?

In questo periodo dell’anno la concomitanza tra il clima freddo e le festività prossime ventura, con il loro corteo di pranzi e cene abbondanti a base di cibi elaborati ricchi di grassi e di zuccheri.

Favorisce l’accumulo di scorie e tossine che infiltrano i tessuti, rallentando il drenaggio cellulare e lo smaltimento delle scorie da parte di fegato, reni e sistema linfatico.

Inoltre alimentando un circolo vizioso di scorie accumulate e infiammazioni che dà luogo ad un ingrassamento “malato” e promuove la formazione di cellulite.

Per liberarsi rapidamente dalle sgradevoli conseguenze delle “abbuffate” di fine anno è bene seguire per un paio di settimane una dieta leggera e stimolare l’azione drenante di fegato e reni con l’aiuto della pilosella.

Pilosella in tinture madri drenanti : un rimedio naturale usato da secoli !!

La pilosella è una pianta della famiglia delle Asteracee dai caratteristici fiori gialli presente soprattutto nelle zone montane in tutta Europa, segnalata per la prima volta da Santa Hildegarda di Bingen già nel XII secolo, come tonico del cuore e diuretico.

La fitoterapia moderna riconosce alla pilosella un’azione coleretica e colagoga, grazie alla sua capacità di stimolare l’escrezione e il deflusso della bile e di promuovere la detossificazione epatica.

Inoltre ha proprietà diuretiche e disinfettanti, contrasta il rischio di calcolosi urica e contribuisce a depurare il sangue dagli eccessi di un’alimentazione ricca di proteine animali.

Quali principi attivi ritroviamo nella pilosella ?

Tutte le parti della pilosella contengono triterpeni e umbelliferone, un’idrossicumarina dotata di proprietà antibiotica che disinfetta le vie urinarie da microbi e batteri e stimola la diuresi, facilitando l’eliminazione di scorie e tossine attraverso le urine.

Inoltre contiene flavonoidi che promuovono i processi riparativi e protettivi a livello della mucosa vescicale e dei tessuti delle vie urinarie.

Le formulazioni fitoterapiche a base di pilosella

Con la pianta intera di pilosella si produce la tintura madre, da usare soprattutto in caso di infiammazioni o infezioni delle vie urinarie, specie se associate a un ingorgo epatico o a coliche biliari.

Si assume nella dose di nella dose di 30-40 gocce di tintura madre due volte al giorno, lontano dai pasti. Per drenare i tessuti infiltrati dalla cellulite possiamo ricorrere all’infuso, da assumere nella dose di due tazze da tè al giorno, lontano dai pasti.

Per prepararlo versa in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio raso di foglie e fiori di pilosella essiccati, spegni il fuoco, copri e lascia riposare per una decina di minuti. Filtra e bevi, dolcificando eventualmente con miele di limone.

L’estratto secco di pilosella, reperibile in capsule o compresse, è consigliato prevalentemente per ragioni di praticità: se ne assumono 300 mg. 2 volte al giorno lontano dai pasti.

Pilosella e possibili abbianamenti

La Pilosella si presta ad abbinamenti con altre piante che lavorano in sinergia, da scegliere in base all’effetto da ottenere:

Per potenziarne l’azione diuretica abbinatela con ortosiphon e gramigna (10 gocce di tintura madre di ogni pianta, anche nello stesso bicchiere), tre volte al giorno.

L’eliminazione di tossine e di acido urico è invece favorita dall’associazione con il macerato glicerico di Linfa di Betulla, nella dose di 50 gocce 2 volte al dì, alternate con la Tintura madre di Pilosella.

Per disintossicare a fondo il fegato, possiamo scegliere l’abbinamento con le tinture madri di tarassaco e carciofo; fatevi preparare dall’erborista una miscela in parti uguali delle tre erbe.

Da assumere in tisana due volte al giorno o, se preferite, versate in mezzo bicchiere d’acqua 10 gocce di tintura madre di ognuna delle tre erbe, e bevete la miscela tre volte al dì.

Per stimolare il metabolismo utilizzate un abbinamento di estratti secchi di pilosella e gambod’ananas in capsule da 50-100 mg, nella dose di 2 capsule 2 volte al dì.

Controindicazioni della pilosella

Non utilizzare la pilosella assieme a diuretici di sintesi, per evitare scompensi del ricambio idro-elettrico a livello cardiocircolatorio. Non usare in caso di gravidanza e allattamento.

Quando assumere le tinture madri drenanti ?

Non appena arriva il periodo primavera-estate la richiesta di prodotti fitoterapici per contrastare l’accumulo di liquidi aumenta notevolmente a causa dell’imminente prova costume.

Questi prodotti aiutano il nostro sistema linfatico a drenare le scorie prodotte dal nostro organismo, aiutano a contrastare gli inestetismi della cellulite causati da accumulo di liquidi, ed a drenare i fluidi in eccesso in generale.

Affinché questi rimedi naturali possano esercitare la loro azione diuretica, è fondamentale assumerli con adeguate quantità di liquidi. In commercio esistono integratori alimentari naturali contro la ritenzione idrica contenenti estratti di svariate piante ad attività diuretica e drenante.

Tali associazioni vengono effettuate in modo tale da favorire l’azione sinergica fra i diversi estratti vegetali, al fine di ottenere un effetto terapeutico migliore.

Rimedi omeopatici drenanti al posto di tinture madri drenanti ? Vediamo quali

Anche l’omeopatia propone diversi rimedi naturali contro la ritenzione idrica che potrebbero rivelarsi utili nella dura lotta a questo disturbo.

Tuttavia, qualora si decida di ricorrere all’uso di rimedi omeopatici, è sempre bene rivolgersi ad un medico omeopata esperto che su base strettamente individuale stabilirà quale trattamento omeopatico meglio si addice a ciascun paziente.

Naturalmente, anche in questo caso, i rimedi omeopatici possono essere utili solo se la ritenzione idrica non è causata da gravi patologie di base e solo se il loro impiego viene associato a sane abitudini di vita.

Bovista

Bovista è un rimedio omeopatico ricavato da funghi appartenenti all’omonimo genere. Alle diluizioni omeopatiche 5-7 CH, questo rimedio è utile per contrastare la ritenzione idrica.

In particolare, il rimedio omeopatico Bovista sembra essere efficace soprattutto in caso di gonfiore localizzato alle mani.

China rubra

China rubra è un rimedio omeopatico di origine vegetale che si rivela utile soprattutto nei casi di ritenzione idrica localizzati a livello dell’addome e causati da una scorretta alimentazione.

Più nel dettaglio, le diluzioni impiegate contro la ritenzione idrica di questo tipo sono 5-9 CH.

Natrum sulphuricum

Il rimedio omeopatico di origine minerale Natrum sulphuricum, in particolare, impiegato alle diluizioni 7-9 CH è considerato uno dei rimedi omeopatici per eccellenza contro la ritenzione idrica.

Esso agisce in particolare a livello di fegato e reni e riequilibra la densità dei liquidi all’interno delle cellule, aiutando a contrastare la ritenzione idrica. Viene spesso impiegato anche per contrastare la cellulite.

Thuya

Anche il rimedio omeopatico Thuya, impiegato alle diluizioni 9-30 CH, è uno dei rimedi omeopatici maggiormente impiegati contro la ritenzione idrica e la cellulite, in particolare quando entrambi questi disturbi si concentrano nella parte inferiore del corpo (cosce e addome).

Questo tipo di rimedio naturale agisce perlopiù a livello linfatico e favorisce l’attività metabolica delle cellule.

Oli essenziali drenanti al posto delle tinture madri drenanti ? Funzionano ? Quali usare ?

Alcuni oli essenziali, infatti, se opportunamente diluiti in oli vettori e massaggiati sulle aree critiche, possono esercitare un’azione drenante nei confronti dei ristagni linfatici, oltre a riattivare la circolazione venosa.

Fra gli oli essenziali che si possono impiegare come rimedi naturali contro la ritenzione idrica, ricordiamo:

  • Olio essenziale di betulla: è un olio essenziale dotato di buone proprietà drenanti e, per questo, efficace per effettuare massaggi contro la ritenzione idrica.
  • L’ olio essenziale di limone: esercita un’azione tonificante sul sistema circolatorio, per questo motivo, il suo uso può rivelarsi utile per contrastare gli edemi tipici della ritenzione idrica.
  • Olio essenziale di rosmarino: è un olio essenziale in grado di esercitare un’azione drenante nei confronti dei vasi linfatici.

Inoltre, stimola la circolazione periferica e favorisce la lipolisi, perciò, oltre ad essere impiegato contro la ritenzione idrica, può rivelarsi utile anche in caso di cellulite.

Indicativamente, per eseguire un massaggio drenante, è necessario diluire 10 gocce di olio essenziale in 100 ml di olio vettore in genere è preferibile usare dell’olio di mandorle dolci, olio di oliva, olio di girasole.

Oli essenziali drenanti ed effetti collaterali

Gli oli essenziali possiedono un certo potere allergizzante. Per questo motivo, prima di eseguire massaggi su larghe aree di cute, è bene effettuare un piccolo test preliminare.

Su una piccola porzione di pelle e attendere almeno 24 se non 48 ore, in maniera tale da verificare la comparsa di eventuali reazioni allergiche al prodotto.

L’uso di oli essenziali da massaggiare sul corpo contro la ritenzione idrica può essere utile ma non risolutivo, pertanto, anche in questo caso, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico su come affrontare al meglio questo disturbo.

Scopri di più sulla tintura madre, leggi altri articoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.