Omeopatia efficacia sui neonati

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L’omeopatia è davvero efficace sui neonati ? Come agisce l’omeopatia sui neonati ? Perchè usare rimedi omeopatici sui neonati ? Scopriamolo insime !

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A dimostrare l’efficacia dei rimedi omeopatici sono per primi i bambini, quando essa viene utilizzata nelle varie fasi di età, a volte sin dai primi giorni di vita. Omeopatia efficacia sui neonati.

Le motivazioni delle ottime risposte ai rimedi possono essere diverse.

In particolare si potrebbe trattare di un terreno meno inquinato da farmaci e tossine di ogni genere rispetto all’adulto, oppure un sistema immunitario in generale più reattivo.

L’Omeopatia sembra in grado di apportare importanti risultati, sia in senso terapeutico che per la sua azione di stimolo nei confronti dei meccanismi di difesa dell’organismo.

La mancanza quasi totale di effetti collaterali ha reso possibile la facile diffusione anche nella popolazione pediatrica.

Studi condotti sull’omeopatia. Omeopatia efficacia sui neonati.

Da recenti studi di settore è stato evidenziato che un Pediatra su quattro prescrive medicine complementari.

Circa 75% dei Pediatri utilizza l’Omeopatia, oltre alla Fitoterapia, in esclusiva o in affiancamento ai farmaci convenzionali.

Da un’indagine eseguita nel 2016 dalla Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP) sono emersi i seguenti dati.

La prescrizione di medicine omeopatiche avviene su richiesta dei genitori nel 61,5% dei casi, su consiglio di un farmacista nel 22,6% delle occasioni, su prescrizione di un altro Medico il 15,3% delle volte e, infine, dopo averne sentito parlare su libri o riviste o da amici e parenti il 17,4% delle volte.

Un altro elemento di fondamentale importanza che l’indagine ha reso evidente riguarda le patologie per le quali vengono più frequentemente prescritti medicinali omeopatici.

A questo proposito, è emerso che:

  • 50% dei casi circa vengono utilizzati per patologie :
    • ORL: faringite, tonsillite, otite media acuta, sinusite;
    • allergiche: asma, congiuntivite, rinite;
    • gastrointestinali: gastroenterite, stipsi;
    • dermatologiche: dermatite, acne;
  • 39,1% per disturbi alimentari;
  • 38,4% per patologie nervose (disturbi caratteriali e psichici del bambino, tra cui anche i disturbi del sonno e l’ansia del bambino);
  • 31,4% per malattie polmonari e metaboliche.

Utilizzo dell’omeopatia in ambito pediatrico

L’utilizzo dell’Omeopatia in ambito pediatrico richiede sempre una minuziosa valutazione da parte del Medico esperto.

Egli saprà indicare le situazioni cliniche che possono beneficiare del giusto rimedio omeopatico e quelle che invece sono di esclusiva pertinenza della medicina ufficiale (o allopatica).

Nei casi come le malformazioni, le affezioni chirurgiche, le patologie traumatiche acute, le malattie organiche importanti o altri.

Risulta evidente che una terapia omeopatica non può avere autonomamente un effetto curativo, ma può essere utilizzata come supporto.

L’Omeopatia ha un altro importante ruolo in ambito pediatrico: viene spesso utilizzata per quelle malattie definite genericamente come “costituzionali”.

Quelle malattie derivate cioè da una particolare facilità del bambino a contrarre malattie infettive ricorrenti o intercorrenti delle alte vie respiratorie (otiti, faringiti, tonsilliti) o delle basse vie respiratorie (bronchiti, broncopolmoniti).

Questi sono i casi in cui, spesso, la Medicina allopatica rivela le sue armi spuntate perché agisce su un sistema immunitario debilitato dall’utilizzo eccessivo di farmaci.

Omeopatia e pediatria. Omeopatia efficacia sui neonati.

La terapia omeopatica talvolta utilizzata è quella “unicista“, che tiene conto delle caratteristiche fisiche e psichiche del paziente.

Ma non solo, tiene conto delle abitudini alimentari, della qualità del sonno, della vita relazionale, delle sensazioni e delle emozioni del bambino.

Queste insieme ai sintomi evidenti e sommati al racconto dei genitori risultano fondamentali nella ricerca della terapia individuale.

Infine, le cure omeopatiche in ambito pediatrico, oltre ad essere considerate come terapie complementari in alcune malattie che necessitano di farmaci allopatici, sembrano possedere il notevole vantaggio di limitare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, fenomeno sempre più diffuso nell’età pediatrica e non solo e allarme attuale da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Cos’è la pediatria ?

La pediatria è la branca della medicina che si occupa dello sviluppo psicofisico del bambino e della diagnosi e terapia delle malattie infantili.

L’applicazione dell’omeopatia in ambito pediatrico richiede un’attenta valutazione preventiva del medico che saprà indicare le situazioni cliniche che possono beneficiare della terapia omeopatica e quali invece sono di esclusiva competenza della medicina ufficiale (allopatica).

In casi specifici come le malformazioni, le affezioni chirurgiche, le patologie traumatiche acute e le malattie organiche distruttive è evidente che una terapia omeopatica non può avere effetti.

Nel primo caso, infatti, è necessario intervenire o chirurgicamente o attraverso una terapia compensativa (o rieducativa).

Lo stesso discorso vale per le patologie traumatiche acute per le quali l’unica soluzione è quella chirurgica, ove neppure una specifica terapia allopatica può ottenere effetti significativi, così come nel caso di affezioni chirurgiche gravi come le occlusioni e le appendiciti.

Quando non è indicata l’omeopatia. Omeopatia efficacia sui neonati.

In presenza di gravi malattie infettive o neoplastiche che si curano con antibiotici, antimitotici e con la radioterapia.

La terapia omeopatica non è indicata perché tali patologie richiedono, oltre a terapie mirate, anche una grande tempestività di intervento.

Ciò premesso e in presenza di altre sintomatologie relative alla medicina pediatrica, l’omeopatia è in grado di apportare importanti risultati.

Questi risultati si hanno sia in senso terapeutico che per la sua azione di stimolo nei confronti dei meccanismi di difesa dell’organismo.

Di seguito i casi specifici nei quali la terapia omeopatica è fortemente consigliata:

Le malattie acute benigne del lattante: in questo gruppo rientrano disturbi quali otiti, rinofaringiti, angine, broncopolmoniti ecc.

Per queste malattie, nel caso del paziente pediatrico, difficilmente vi è un’astensione terapeutica, anche quando il decorso sembra favorevole, in quanto si temono sempre eventuali complicazioni.

In questi casi l’omeopatia può risultare utile ed efficace, agisce in modo attivo ed è priva di effetti collaterali e di tossicità.

Viene usata da sola o in associazione alle terapie allopatiche in relazione alla patologia da affrontare.

Ci sono situazioni nelle quali il medico stesso prescrive due terapie differenti.

La prima prescrizione è omeopatica, l’altra allopatica; si lascia agire prima il rimedio omeopatico valutando il suo effetto nel tempo e se entro 24/48 ore il sintomo non si risolve si ricorre all’altra prescrizione.

L’esperienza dimostra, però, che utilizzando questa tecnica spesso il farmaco classico non viene utilizzato affatto, restando solo un sostegno in caso di mancato miglioramento.

Quasi la totalità delle visite ai lattanti viene fatta per le cosiddette “malattie funzionali”.

Tra queste rientrano le patologie più frequenti: disturbi digestivi, dolori addominali o gastrici, ingestione involontaria di gas nel succhiare, disturbi della dentizione, stipsi, dermatiti, eritemi.

Tutti questi disturbi hanno una sintomatologia molto chiara e definita e l’omeopatia è in grado di curarli con successo.

Omeopatia e disturbi nervosi del bambino. Omeopatia efficacia sui neonati.

Un ambito molto importante nella pediatria in generale e in particolare in quella omeopatica riguarda i disturbi nervosi, caratteriali e psichici del bambino. Tra questi sono inclusi anche i disturbi del sonno.

Il medico omeopata sa che alla base di questi disturbi c’è sempre un disagio familiare; per questo motivo la terapia più indicata è quella psico-comportamentale.

L’omeopatia agisce efficacemente su questa sfera perché la sua principale caratteristica è quella di essere una terapia individualizzata che ha una forte azione sulla sfera emotiva.

Un’adeguata terapia, infatti, produce effetti benefici sull’ansia del bambino, anche quella anticipatoria legata ad eventi importanti della sua vita. I rimedi omeopatici agiscono efficacemente, inoltre, nella cura dei tic nervosi.

L’utilizzo dei sedativi omeopatici è indicato soprattutto per l’assenza di effetti secondari sui piccoli pazienti, ciò che avviene invece con la terapia classica.

Omeopatia e ruolo pediatrico

L’omeopatia ha un altro importante ruolo in ambito pediatrico: viene utilizzata spesso per quelle malattie definite costituzionali.

Quelle malattie derivate da una particolare facilità del bambino a contrarre malattie infettive come otiti, faringiti, tonsilliti, bronchiti ecc.

Questi sono i casi in cui spesso la medicina allopatica si rivela inutile perché agisce su un sistema immunitario molto compromesso.

La terapia omeopatica utilizzata è quella del terreno (l’aspetto, temperamentale, costituzionale e diatesico dell’individuo).

Questo tipo di terapia risulta la più efficace soprattutto in ambito pediatrico ed è utilizzata anche per quelle patologie a base ereditaria come l’asma, le allergie, l’eczema.

Omeopatia e prevenzione. Omeopatia efficacia sui neonati.

L’omeopatia ha un ruolo importante come terapia di prevenzione: il bambino curato omeopaticamente diventa più resistente alle infezioni e meno vulnerabile nei confronti dei mali di stagione.

Per individuare i rimedi più adatti il medico curante farà una visita accurata volta a valutare non solo lo stato di salute attuale del bimbo ma anche di quello pregresso analizzando eventuali fattori ereditari.

Questo discorso è valido in particolare per le patologie croniche.

Questi dati, uniti ad uno studio approfondito delle caratteristiche fisiche e psichiche del paziente, permetterà di identificare il rimedio di fondo (o del terreno) da utilizzare nella cura degli stati cronici.

La terapia preventiva dovrà iniziare prima dell’inizio della scuola e proseguire per tutta la stagione (da settembre a marzo).

Le cure preventive sono efficaci soprattutto nelle forme infiammatorie ricorrenti delle vie respiratorie di origine virale che colpiscono maggiormente i bambini al di sotto dei sei anni.

Il successo della terapia si esprime non solo in una riduzione del numero delle infezioni respiratorie (raffreddori, tracheiti ecc.) ma anche, nei casi registrati, in presenza di sintomi più blandi con riduzione di episodi febbrili e complicanze (tracheiti, bronchiti ecc.).

Come trovare il rimedio omeopatico adatto per mio figlio/a.

In ambito pediatrico è molto difficile l’analisi per individuare il rimedio adatto perché, soprattutto nel caso del lattante, manca il racconto individuale dei sintomi e degli stati d’animo che li accompagnano.

Nello stesso tempo, però, ci sono meno sintomi determinanti da analizzare e la reazione alla terapia è più veloce perché il bambino molto piccolo, rispetto a quelli più grandi e rispetto all’adulto, ha un apparato immunitario non compromesso dallo stress per cui la sua capacità di reazione è pressoché immediata.

Utilizzare fin dai primi giorni di vita le cure omeopatiche riduce all’indispensabile l’uso dei farmaci allopatici.

Nella pratica medica assume un ruolo fondamentale “l’inquadramento omeopatico” del bambino.

La terapia adatta verrà scelta non solo in base alla diagnosi clinica ma anche in base all’osservazione e all’analisi dei sintomi.

Elementi fondamentali in omeopatia. Omeopatia efficacia sui neonati.

Elementi fondamentali, in questa fase, sono la stima delle abitudini alimentari, della qualità del sonno, della vita relazionale, delle sensazioni e delle emozioni del bambino che si sommano ai sintomi oggettivi evidenti e al racconto dei genitori.

I sintomi organici vengono analizzati in base ai tre parametri fondamentali nello studio e nella ricerca della terapia adatta.

La lateralità: importante soprattutto quando si parla di organi doppi (occhi, orecchie ecc.).

Le modalità di aggravamento e di miglioramento: cambiamenti dei sintomi in base alle ore del giorno e della notte, in base ai movimenti e alla posizione del bambino.

La concomitanza con altri segni che completano il quadro sintomatologico e che tende a ripetersi.

Per la ricerca del rimedio è importantissima l’osservazione oggettiva e immediata dell’aspetto del bambino, della posizione nella culla e di quando è in braccio ai genitori, dell’espressione del volto, della traspirazione, della presenza di parti del corpo fredde o calde.

Come usare le informazioni in ambito omeopatico.

I dati che emergono dal colloquio dei genitori riguardano quegli aspetti che il bambino non può raccontare: aggravamenti e miglioramenti, modalità del sonno, intolleranze alimentari, influenza del clima, reazioni al contatto, ai movimenti, alle operazioni di pulizia.

La parte più importante e più complessa dell’indagine terapeutica, tuttavia, è lo studio del sintomo psichico che, in particolare in ambito pediatrico, gli omeopati inseriscono nelle manifestazioni generali.

Anche in questo caso l’osservazione può essere diretta, monitorando il comportamento del piccolo, o dedotta dai racconti dei genitori.

Attraverso l’osservazione diretta il medico individua diversi stati: torpore, astenia, agitazione, rabbia, ostilità, paura, sofferenza, pianto, dolore, smarrimento, ansia.

L’osservazione del genitore permette invece di analizzare le reazioni verso l’ambiente esterno, nei confronti della musica, del rumore e della conversazione.

Il racconto aiuta anche ad individuare le paure e a distinguere quelle vaghe da quelle specifiche (buio, animali ecc.).

Omeopatia e patologie croniche nel neonato. Omeopatia efficacia sui neonati.

Nelle patologie croniche in particolare, dove la componente ereditaria è molto forte, è più che mai importante effettuare un’accurata anamnesi familiare per inquadrare il ramo patologico dominante.

Una volta raccolti tutti i segni della malattia del bambino si potrà stabilire un’adeguata terapia.

L’utilizzo dell’omeopatia in pediatria è consigliato soprattutto per l’assenza di effetti collaterali o controindicazioni.

Una volta analizzato il singolo caso, le modalità d’applicazione non sono diverse per il bambino e per l’adulto.

La differenza è che il bambino è molto più reattivo ed immediato nei confronti del rimedio.

Rimedi omeopatici più usati in pediatria.

Le prescrizioni più usate in pediatria sono le centesimali Hahnemanniane (CH) e quelle frequentemente utilizzate per il bambino sono la quinta, la settima, la nona, la dodicesima, la ventiquattresima e la trentesima (5, 7, 9, 12, 24 e 30 CH).

Anche le tinture madri sono molto usate ma bisogna prestare molta attenzione nel suo utilizzo perché la sostanza d’origine viene diluita in alcol.

La potenza adatta si stabilisce in base alla similitudine del rimedio con il paziente: più il rimedio è simile più si alza la potenza.

Normalmente il medico prescrive le potenze più basse (5, 7 CH) nei casi di sintomatologia vaga. La 9 CH è più indicata quando il rimedio è il simillimum.

Nelle patologie croniche si utilizza frequentemente la 15 CH somministrata in dose unica per poi passare alle potenze più alte (18, 24 e 30 CH).

Posologia omeopatico per neonato. Omeopatia efficacia sui neonati.

La posologia non segue regole fisse; l’intervallo di somministrazione varia in base alla reazione individuale iniziale al rimedio assunto.

In linea generale, nella fase acuta l’intervallo tra le somministrazioni sarà più breve mentre nelle patologie meno gravi e non acute gli intervalli saranno molto più ampi.

Le formulazioni più indicate sono quelle a base liquida, in granuli e in globuli.

I granuli possono essere somministrati direttamente in bocca oppure sciolti in acqua o nel latte del biberon.

È sconsigliata invece la somministrazione del rimedio diluito in bevande aromatiche (camomilla, tisana al finocchio) che possono alterare l’azione del rimedio.

Omeopatia e sintomi

L’omeopatia determina un buon controllo dei sintomi perciò può essere utilizzata da sola per determinate patologie.

Tuttavia in alcuni casi, come ad esempio l’asma, è necessario affiancarvi la terapia convenzionale (con cortisonici nel caso specifico).

La terapia omeopatica diventerà complementare e migliorerà i tempi di guarigione determinando una progressiva riduzione dell’uso dei farmaci allopatici.

Come utilizzare i rimedi omeopatici per i bambini. Omeopatia efficacia sui neonati.

L’omeopatia può dimostrarsi efficace contro molte malattie dell’infanzia e può affiancare o sostituire le normali terapie farmacologiche.

Si può usare per la cura di diverse affezioni organiche e disturbi nervosi, e anche per la prevenzione.

Uno dei vantaggi della terapia omeopatica è l’assenza di controindicazioni, effetti collaterali, tossicità.

Tuttavia occorre che la cura sia predisposta da un pediatra specializzato, e per la corretta somministrazione dei rimedi bisogna seguire alcuni semplici consigli.

Come dare i rimedi omeopatici a neonati e lattanti.

In linea generale sono da preferire i granuli, le compresse solubili e le preparazioni liquide solo se prive di alcool.

In caso di terapie prolungate nei piccoli allattati al seno, sino a 8-9 mesi, è preferibile far assumere i rimedi alla mamma anziché al bimbo.

Nei bambini allattati al seno, in caso di necessità i rimedi omeopatici possono essere sciolti anche nel latte senza che ne sia ridotta l’efficacia.

Quella che andrebbe evitata è invece l’associazione con altre bevande quali tisane o camomilla.

A questo proposito si ricorda che la camomilla non ha alcun effetto sul sonno, ma unicamente sul rilassamento della muscolatura liscia gastrointestinale.

In alcuni bambini a volte crea l’effetto cosiddetto paradosso, con comparsa di agitazione o irritabilità (ciò non succede invece con il rimedio omeopatico Chamomilla).

Come dare i rimedi omeopatici ai bambini. Omeopatia efficacia sui neonati.

Nei bambini più grandicelli, piuttosto che far sciogliere i granuli direttamente in bocca, è sempre preferibile scioglierli in acqua e far bere a sorsi la soluzione ottenuta nell’arco della giornata, lontano dal pasto e agitando/mescolando sempre bene prima di somministrare.

L’assorbimento sublinguale non è così fondamentale.

Fondamentale per una buona terapia omeopatica è la “dinamizzazione”, ovvero prima di ogni somministrazione il biberon o il bicchiere contenenti la soluzione vanno agitati alcune volte.

In casi particolari e per terapie brevi le gocce possono essere strofinate direttamente sulla cute (non lesa).

Seguendo queste indicazioni, la somministrazione dei rimedi omeopatici ai piccoli sarà più facile ed efficace, e vi aiuterà a ottenere i benefici di questo tipo di cura naturale.

Omeopatia pediatrica

Osservando l’iter percorso dalla pediatria italiana si nota il grande interesse che suscitano le terapie naturali e il loro utilizzo, sempre più diffuso, per la salute del bambino, fin dai suoi primi giorni di vita.

Tanta strada è stata percorsa dai primi tentativi della medicina popolare fino ad arrivare alle terapie omeopatiche e fitoterapiche che oggi vanno gradatamente a sostituire o integrare, dove e quando è possibile, le terapie farmacologiche.

Il bambino è l’interlocutore privilegiato della medicina omeopatica perché, in quanto terreno vergine, è infatti suscettibile agli esiti migliori.

L’applicazione dell’omeopatia in ambito pediatrico richiede un’attenta valutazione preventiva del medico che saprà indicare le situazioni cliniche.

Queste possono beneficiare della terapia omeopatica e quali invece sono di esclusiva competenza della medicina ufficiale (allopatica).

L’ omeopatia è in grado di apportare importanti risultati, sia in senso terapeutico che per la sua azione di stimolo nei confronti dei meccanismi di difesa dell’organismo.

Le malattie acute dei bambini su cui si può intervenire con l’omeopatia: le malattie acute benigne del lattante. In questo gruppo rientrano disturbi quali otiti, rinofaringiti, angine, broncopolmoniti ecc.

Per queste malattie, nel caso del paziente pediatrico, difficilmente vi è un’astensione terapeutica, anche quando il decorso sembra favorevole, in quanto si temono sempre eventuali complicazioni.

In questi casi l’omeopatia può risultare utile ed efficace, agisce in modo attivo ed è priva di effetti collaterali e di tossicità.

Viene usata da sola o in associazione alle terapie allopatiche in relazione alla patologia da affrontare.

Un ambito molto importante nella pediatria in generale e in particolare in quella omeopatica riguarda i disturbi nervosi, caratteriali e psichici del bambino.

Tra questi sono inclusi anche i disturbi del sonno.

Un’adeguata terapia, infatti, produce effetti benefici sull’ansia del bambino, anche quella anticipatoria legata ad eventi importanti della sua vita.

I rimedi omeopatici agiscono efficacemente, inoltre, nella cura dei tic nervosi.

L’utilizzo dei sedativi omeopatici è indicato soprattutto per l’assenza di effetti secondari sui piccoli pazienti, ciò che avviene invece con la terapia classica.

Omeopatia importanti ruoli in ambito pediatrico. Omeopatia efficacia sui neonati.

L’omeopatia ha un altro importante ruolo in ambito pediatrico: viene utilizzata spesso per quelle malattie definite costituzionali, cioè derivate da una particolare facilità del bambino a contrarre malattie infettive come otiti, faringiti, tonsilliti, bronchiti ecc.

Questi sono i casi in cui spesso la medicina allopatica si rivela inutile perché agisce su un sistema immunitario molto compromesso.

La terapia omeopatica utilizzata è quella del terreno (l’aspetto, temperamentale, costituzionale e diatesico dell’individuo).

Questo tipo di terapia risulta la più efficace soprattutto in ambito pediatrico ed è utilizzata anche per quelle patologie a base ereditaria come l’asma, le allergie, l’eczema.

Omeopatia terapia di prevenzione nel bambino.

L’omeopatia ha un ruolo importante come terapia di prevenzione: il bambino curato omeopaticamente diventa più resistente alle infezioni e meno vulnerabile nei confronti dei mali di stagione.

L’utilizzo dell’omeopatia in pediatria è consigliato soprattutto per l’assenza di effetti collaterali o controindicazioni.

Una volta analizzato il singolo caso, le modalità d’applicazione non sono diverse per il bambino e per l’adulto.

La differenza è che il bambino è molto più reattivo ed immediato nei confronti del rimedio.

Omeopatia per il neonato. Omeopatia efficacia sui neonati.

Sono sempre più numerose le donne, molte di loro mamme, che si affidano all’omeopatia per la prevenzione e la cura di tanti disturbi.

Questo è uno dei dati che emerge dall’indagine di O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, dedicata al tema “Donne e Omeopatia”.

Scopriamo insieme qualche informazione di carattere generale sui medicinali omeopatici e come possono essere utili sin dall’inizio della vita di una mamma. A partire dall’allattamento.

Omeopatia per il neonato: i rimedi omeopatici per le coliche gassose, allattamento, ragadi e crosta lattea

Vantaggi:

I medicinali omeopatici sono in genere privi di effetti collaterali: essendo estremamente diluiti, i medicinali omeopatici risultano privi di tossicità.

Per tale motivo, possono essere somministrati in sicurezza anche ai bambini più piccoli e persino ai lattanti.

Possono essere utilizzati per tante patologie: dalle infezioni virali, come influenza, raffreddori, faringiti, tonsilliti, otiti, laringiti, agli stati ansiosi dei piccoli.

Risultano efficaci anche nell’ambito delle allergie stagionali e dei problemi dermatologici, oltre che per “piccoli grandi disturbi” come mughetto, eritema da pannolino e mollusco contagioso, per esempio.

Si possono assumere anche contemporaneamente a farmaci “classici”.

Una delle prerogative dei medicinali omeopatici è che non prevedono interazioni con altri farmaci.

Quindi, anche se il bambino sta assumendo per esempio antibiotici, è possibile somministrargli una cura omeopatica senza riscontrare interferenze, ma anzi potenziandone gli effetti terapeutici.

I bambini rispondono alla terapia omeopatica in maniera particolarmente significativa: in base alla mia esperienza e a quella di molti pediatri, infatti, i bambini rispondono molto bene ai medicinali omeopatici, probabilmente perché il loro sistema immunitario è più reattivo.

Posologia e somministrazione dei rimedi omeopatici per il neonato

La posologia dei medicinali omeopatici nei bambini non presenta differenze significative rispetto a quella degli adulti.

I medicinali omeopatici, infatti, sono estremamente diluiti e il meccanismo di azione non risponde alle stesse regole (dose-effetto) dell’allopatia.

Per questo la posologia è in genere la stessa, indipendentemente dall’età e dal peso del piccolo paziente.

Ricordo poi che l’assunzione di tutti i medicinali omeopatici va diradata con il progressivo miglioramento dei sintomi.

Come somministrare farmaci omeopatici ai neonati. Omeopatia efficacia sui neonati.

La somministrazione dei medicinali omeopatici è molto semplice: i granuli e i globuli omeopatici, ovvero le forme farmaceutiche specifiche più diffuse dell’omeopatia, vanno lasciati sciogliere sotto la lingua del bimbo.

Per la somministrazione ai neonati e ai bambini sotto i due anni di età possono anche essere sciolti in un po’ d’acqua, preferibilmente oligominerale.

Sarebbe meglio a temperatura ambiente (meglio evitare la miscelazione con tisane o bevande aromatiche) e proposti in un bicchiere, nel biberon, o con un cucchiaino.

Allattamento e problemi correlati, come curarsi con l’omeopatia

L’allattamento al seno è ritenuto fondamentale sia per la mamma che per il bambino, svolgendo un ruolo importante nel rafforzare il loro legame.

Soprattutto nei mesi che seguono il parto e nel fornire al neonato tutti i principi nutritivi necessari alla sua crescita.

Il latte materno, infatti, contiene sostanze nutritive in quantità e qualità ottimali per lo sviluppo del neonato (grassi monoinsaturi, vitamine, proteine, sali minerali e anticorpi).

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene indispensabile il momento dell’allattamento e si pone come obiettivo la percentuale del 50% di bambini allattati al seno fino a 6 mesi, un risultato ancora lontano in Italia.

Il ricorso ai medicinali omeopatici può essere di grande aiuto per il trattamento delle problematiche legate all’allattamento, un periodo che provoca non poche ansie nelle neomamme.

Montata lattea e l’omeopatia

I medicinali omeopatici possono essere preziosi alleati per favorire la montata lattea e per diminuire il dolore a essa collegato.

Actaea racemosa 9 CH, medicinale utilizzato durante il travaglio per favorire la dilatazione uterina, serve anche per indurre la montata lattea quando tarda a comparire.

Se il seno è turgido e dolente con scarso flusso di latte o addirittura assente, consiglio Pulsatilla 9 CH.

Urtica urens 9 CH è invece utile se si palesa la necessità di riattivare il flusso di latte nel caso si fosse bloccato.

Per stimolare la produzione di latte è indicato assumere Ricinus 5 CH, con posologia di 5 granuli prima di ogni poppata.

Nel caso in cui la mamma volesse concludere l’allattamento al seno, il medicinale utile per far scomparire il latte è Lac caninum 9 CH.

Un ulteriore consiglio pratico quando il latte tarda a montare è quello di bere molto e non costringere il seno in reggiseni fascianti o push up. Le tisane possono essere di grande aiuto.

Come curare omeopaticamente le ragadi. Omeopatia efficacia sui neonati.

Durante i primi mesi di allattamento, spesso si manifestano delle fessurazioni sulla cute del capezzolo. Il dolore può essere davvero intenso fino a indurre la neomamma a sospendere l’allattamento.

Per evitare che compaiano, consiglio di lavare e asciugare bene l’area del capezzolo prima e dopo la poppata e di limitarne la durata.

Se la lesione tende a infettarsi e il dolore non permette l’allattamento sono utili Phytolacca 9 CH e Ratanhia 9 CH.

Nitricum acidum 9 CH quando le ragadi sono estremamente dolenti anche solo sfiorandole.

Se c’è secrezione di siero denso e si formano croste che, rimosse con la suzione si riformano velocemente, suggerisco di assumere Graphites 9 CH, che aiuta la cicatrizzazione.

Quando la ragade si manifesta con un intenso prurito suggerisco l’uso di Ciderma unguento, da applicare 2-3 volte al giorno, dopo aver accuratamente deterso la parte interessata.

Se poi il dolore durante l’allattamento dai capezzoli tende a estendersi a tutto il corpo, il medicinale indicato è Silicea 9 CH.

Coliche gassose ed omeopatia

Se dopo aver mangiato, il piccolo si strugge in pianti inconsolabili, gettando i genitori in uno stato d’apprensione, molto spesso si tratta di coliche gassose.

Sebbene non sia ancora del tutto chiaro da cosa siano originate perché non colpiscono tutti i neonati allo stesso modo, alcuni studiosi pensano che siano causate da:

  • intolleranza al lattosio;
  • immaturità dell’apparato gastrointestinale del piccolo;
  • ansia nel piccolo;
  • alimentazione sbagliata della mamma;
  • fumo in gravidanza.

Solitamente, le coliche tendono a passare dopo i 3 mesi del neonato anche se le crisi di pianto possono durare anche ore, con gambine e pugni irrigiditi e flatulenze dovute all’aria intrappolata nel pancino.

Raccomando la classica tisana alla camomilla per la sua azione distensiva e anti-gonfiore.

Tra i medicinali omeopatici:

  • se i dolori sono forti e portano il piccolo a irrigidire la pancia e a stringere i pugni delle mani, consiglio Colocynthis 9 CH (5 granuli ogni mezz’ora finché la colica non si esaurisce);
  • Podophyllum peltatum 5 CH è indicato quando è presente l’aria che viene espulsa con una scarica di feci liquide (tipiche dell’allattamento artificiale);
  • quando il bimbo piange disperato e arriva addirittura a vomitare, sudare freddo per il mal di pancia, meglio Aethusa cynapium 7 CH, indicato anche nel caso di coliche da intolleranza al latte e nel caso di feci verdastre e vischiose;
  • il lattante è irritabile, costipato e mangia troppo rapidamente con vomito forte e acido, il medicinale giusto è Nux vomica 9 CH;
  • quando il lattante beve con avidità ed è aerofagico è ottimale la scelta di Argentum nitricum 9 CH.

Crosta lattea, curarla con l’omeopatia. Omeopatia efficacia sui neonati.

Un altro disturbo tipico del lattante è la crosta lattea.

In genere, compare nelle prime settimane di vita e provoca la formazione di squame unte di colore giallastro localizzate in prevalenza sul cuoio capelluto, ma anche in altre parti del corpo, che si presentano arrossate.

Spesso l’origine può essere un’intolleranza alimentare alle proteine del latte o al lattosio.

Consiglio di cercare di eliminare le croste dalla testa del bimbo, frizionandola con olio di oliva o di mandorle tiepido, lasciandolo agire tutta la notte.

Se il disturbo è esteso e associato a coliche gassose, meglio eliminare latticini o altri alimenti allergizzanti dalla dieta della mamma.

Anche in questo caso, l’omeopatia può essere un valido supporto,

Consiglio di dare al bimbo Calcarea carbonica 9 CH se il piccolo è di costituzione robusta, con fontanella ampia e presenta un temperamento piuttosto tranquillo.

Mentre suggerisco Sulfur 9 CH se il bebè è piuttosto asciutto, con fontanella piccola e tendenzialmente irritabile.

Omeopatia per bambini, i rimedi dolci per i malanni autunnali

Quasi un pediatra di famiglia su 3 affianca l’omeopatia alle cure farmacologiche tradizionali.

Le forme di somministrazione più utilizzate per i piccoli sotto i 2 anni sono le gocce e i granuli, facilmente succhiabili anche dai neonati.

Sono i risultati dell’indagine appena presentata al Congresso Nazionale FIMP (Federazione Medici Pediatri) da Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese.

Quindi, sì all’omeopatia per bambini, ma con consapevolezza: il dato indica una progressiva diffusione delle medicine complementari nella cura dei bambini, in affiancamento e non in alternativa alla medicina tradizionale.

L’omeopatia può essere un valido strumento anche per i lievi disturbi stagionali, purché utilizzata da un medico pediatra adeguatamente formato.

L’omeopatia è consigliata per curare i bambini?

Funziona molto bene sulle cosiddette malattie funzionali, ovvero per tutte le forme allergiche.

E, poi, per i disturbi del sonno, le malattie dermatologiche, le gastroenteriti. In questi casi, l’omeopatia offre risposte adeguate.

Ci sono, invece, casi in cui non è applicabile? Omeopatia efficacia sui neonati.

Come tutte le terapie, ha dei limiti.

Ad esempio, non può essere usata per malattie infettive gravi che necessitano di antibiotici, nelle sindromi compulsive e in tutte quelle patologie dove si presenta un danno anatomico.

Un buon pediatra sa quando ricorrere all’omeopatia e quando, invece, servirsi dei farmaci tradizionali.

Che cosa risponde a chi si dice scettico sull’efficacia dei farmaci omeopatici?

L’omeopatia non è una fede: va studiata e non improvvisata.

Posso dire che funziona nei casi citati perché i bambini stanno meglio.

Con i primi freddi è facile che i bimbi si ammalino: quali soluzioni omeopatiche si possono proporre per i disturbi più frequenti in questa stagione?

I rimedi sono diversi, a seconda dei sintomi specifici di ogni bambino.

Si usa Belladonna 5 CH 3 granuli tre-quattro volte al giorno se il piccolo ha la gola arrossata e dolorante, non sopporta la luce e i rumori, ha brividi di freddo che iniziano dalle braccia, il polso rapido, la pelle sudata, è stanco e prostrato.

Si ricorre, invece, alla Bryonia 5 CH 3 granuli tre-quattro volte al giorno se il bambino ha febbre con dolori diffusi che peggiorano quando si muove e migliorano quando rimane immobile nel letto, se ha brividi di freddo associati a sete intensa, se beve a grandi sorsi, ha lingua e labbra secche e un mal di testa violento.

Va somministrato Aconitum 5 CH 3 granuli tre-quattro volte al giorno dopo il classico ‘colpo di freddo’: i brividi durano poco e la pelle non è sudata, ma il bimbo è stanco, agitato e ansioso.

Meglio, invece, il Gelsemium Sempervirens 5 CH 3 granuli tre-quattro volte al dì se il bambino ha sensazione di debolezza e prostrazione generalizzata, se sta nel letto svogliato, se ha un generico mal di testa e dolori diffusi.

E per un semplice mal di gola in un bambino piccolo? Omeopatia efficacia sui neonati.

Anche in questo caso non possiamo generalizzare: a ogni sintomo corrisponde una terapia specifica.

Se il dolore è fortissimo e la gola molto rossa, la prima cosa da fare è contattare il proprio pediatra per controllare che non ci sia in corso un’infezione da streptococco.

Non si tratta di streptococco, va bene Phytolacca Decandra 5 CH, 3 granuli tre o quattro volte al giorno.

Se il dolore è vivo e si estende anche alle orecchie, Belladonna 5 CH 3 granuli da prendere tre o quattro volte al giorno.

Quando invece la gola appare rossa e gonfia e c’è difficoltà a deglutire che migliora con il fresco, va presa l’Apis Mellifica 5 CH, sempre 3 granuli tre o quattro volte al giorno.

Se i sintomi peggiorano e compare dolore con le ghiandole gonfie ai lati del collo, somministrare Mercurius Solubilis 5 CH, con la stessa posologia.

Un altro problema molto frequente nei bambini sono le infezioni intestinali da rotavirus.

È consigliato Arsenicum Album 5 CH, tre granuli a ogni scarica di diarrea e per un massimo di sei volte al giorno nel caso di disturbo con bruciore, mentre se ci sono crampi addominali che migliorano quando il bambino si piega in avanti, va somministrato il Colocynthis 5 CH, sempre tre granuli a ogni scarica.

Il riposo notturno. Come si può intervenire con l’omeopatia se ha disturbi del sonno? Omeopatia efficacia sui neonati.

Per dare una risposta esauriente, vanno tenuti in considerazione il comportamento e lo stato di salute del bimbo.

Facciamo alcuni esempi: se è capriccioso, collerico, agitato e vuole continuamente essere cullato, si può somministrare Chamomilla.

Se è agitato ma non vuole essere toccano o cullato ed è difficile da trattare, Cina.

Essendo nervoso o impaziente, Nux Vomica.

In tutti i casi, la soluzione deve essere sempre diluita a 30CH e somministrata in cinque granuli prima di cena e altri cinque prima di andare a letto.

Se però il bambino è più grandicello, e magari frequenta già il nido o l’asilo, il disturbo del sonno potrebbe essere causato da iper-eccitazione.

In questo caso, se il bimbo mostra dapprima di voler dormire ma appena si corica il sonno passa, e quindi vuole subito rialzarsi, significa che soffre di insonnia per iper-emotività: c’è stata, cioè, qualche esperienza spiacevole che lo ha colpito.

Si può, allora, somministrare l’Ambra Grisea.

Se invece il bambino è molto solare, gioioso di giorno ma sempre in movimento, è super-eccitato: lo si può calmare con Coffea Cruda.

Se poi di giorno il bimbo è agitato, la sera si addormenta ma la notte si sveglia e stenta a riprendere sonno, va usato il Cypripedium oppure, nel caso sia ipersensibile, la Valeriana.

L’Ignatia Amara è l’ideale per quei bambini che stanno attraversando un momento difficile, come un piccolo conflitto a scuola o difficoltà in famiglia, e faticano a prendere sonno.

Modalità e posologia sono uguali a quelli indicati sopra.

È vero che un bravo pediatra omeopata lavora molto sulla prevenzione? Omeopatia efficacia sui neonati.

Da settembre a dicembre tutto il mio lavoro con i piccoli pazienti è preventivo: la cosiddetta bio-terapia, che si appoggia anche alla medicina omeopatica, ha l’obiettivo di modulare il sistema immunitario.

Aiutiamo i bambini a rispondere in modo diverso alle infezioni, alle tonsilliti, faringiti, otiti, gastroenteriti e crisi allergiche: sono terapie di prevenzione che funzionano molto bene con i piccoli.

Con i medicinali omeopatici si può fare automedicazione?

Lo sconsiglio. Sempre meglio rivolgersi al medico, specie se il sintomo persiste dopo 48 ore.

Rimedi omeopatici per i bambini: l’efficacia e i campi di applicazione

L’omeopatia ha un’azione sempre molto favorevole su bambini di qualsiasi età, essendo addirittura in grado di effettuare una terapia cosiddetta eugenetica fin dai primi giorni dopo il loro concepimento.

Scopriamo meglio come usarla.

Bambini e omeopatia, l’efficacia dell’omeopatia sui bambini.

Il motivo per il quale l’omeopatia ha risultati sempre così pronti ed efficaci su bambini e neonati, risiede nel fatto che quella componente infinitesimale intorno alla quale si struttura tutto l’organismo umano, nella sua complessità psicofisica.

Da Hahnemann in poi chiamiamo energia vitale, a questa età non ha ancora presentato molte di quelle perturbazioni, ad essa derivanti dal continuo ricorso a sostanze terapeutiche aggressive.

Ad abitudini e inclinazioni temperamentali che, in seguito al loro continuo ripetersi, la rendono sempre più torpida e insufficiente, nelle sue risposte, agli stimoli esterni, e in particolare a tutti quelli potenzialmente patogeni.

Nel bambino e nel neonato, invece, questa componente è ancora in grado di rispondere prontamente agli stimoli dei rimedi omeopatici.

Questi mirano proprio a potenziare le capacità di difesa e di riparazione dei piccoli, agendo su quella componente infinitesimale di cui abbiamo appena parlato.

Permettendo, così, nei primissimi mesi di vita un accrescimento armonico e fisiologico del bimbo, in sintonia con la sua costituzione d’origine.

Successivamente di effettuare proprio una terapia cosiddetta costituzionale, che prevenga in maniera ottimale le principali affezioni a cui.

Proprio per costituzione anatomica, si è predestinati e che, molto sommariamente, ricorderemo qui di seguito.

Rimedi omeopatici bambini, terapia costituzionale come funziona?

Nei bambini sulfurici le più frequenti manifestazioni patologiche sono essenzialmente quelle cutanee e quelle esonerative delle prime vie aeree.

Nei carbonici comprendono, invece, una certa lentezza d’apprendimento e la poca disponibilità all’attività fisica in generale, con la conseguente tendenza alle patologie d’accumulo per iperalimentazione.

Nel fosforico, infine, prevalgono la facile affaticabilità, psichica ancor più che fisica, e tutta una serie di affezioni legate a turbe del sistema neurovegetativo, per lo più su base emotiva, che lo rendono facilmente suscettibile a malanni di diversi distretti corporei e come tale lo fanno definire, da noi omeopati, un soggetto perennemente malaticcio.

E’ ovvio che, anche per costituzione, il bambino sulfurico entrerà rapidamente e improvvisamente nelle malattie e, per queste, presenterà sempre reazioni vivaci e intense.

Il carbonico avrà invece processi decisamente più torpidi e lenti, che si manifesteranno per lo più in fase avanzata di sovraccumulo.

Il fosforico, invece, avrà, proprio per quanto detto, convalescenze interminabili, che lo renderanno sempre più convinto della sua minusvalenza rispetto agli altri.

Principali campi di applicazione dell’omeopatia per i bambini. Omeopatia efficacia sui neonati.

Si capisce allora che l’ambito terapeutico dell’omeopatia, tra i bambini è diretto innanzitutto alle cure di prevenzione e di miglioramento delle loro capacità di fronteggiare agenti patogeni in maniera adeguata.

E sempre più efficace e, ovviamente a ridurre la tendenza al sovraccumulo alimentare del carbonico, alla facile stancabilità, inizialmente solo psichica, del fosforico, e all’eccessiva competitività del sulfurico che lo porta ad appropriarsi di ciò che desidera anzitempo e senza rispetto di ciò che lo circonda.

Da tutto questo nascono le numerose indicazioni terapeutiche dell’omeopatia nel corso dell’infanzia, che comprendono:

  • le malattie cutanee e allergiche,
  • i disturbi respiratori ricorrenti e l’asma,
  • la tendenza al sovrappeso,
  • all’obesità e all’iperinsulinismo,
  • le turbe caratteriali che riguardano tutte le possibili manifestazioni dell’essere,
  • dall’iperattività,
  • alla passività,
  • all’eccessiva insicurezza o timorosità.

Tutti aspetti, fisici e mentali, che configurano l’adulto che verrà, e le sue diverse sfumature caratteriali, non sempre adatte alla buona convivenza con il creato e con il prossimo.

Curare il bebè con l’omeopatia

Omeopatia e pediatria: ecco tre soluzioni alternative per alleviare alcuni dei classici disturbi che si manifestano nei bebé.

Sto curando il mio bambino in maniera corretta? Sarà questo il medicinale giusto per lui?

Sono davvero tante le domande che si fanno le mamme rispetto alla salute dei loro bambini e, soprattutto se si tratta del primo figlio, può capitare di esitare non poco.

Molte chiedono giustamente consiglio al proprio pediatra: di questi, almeno uno su quattro, sceglie le terapie complementari, inclusi i medicinali omeopatici, prescritti nel 75 per cento dei casi.

L’omeopatia è ideale nei bambini e anche nei neonati, Omeopatia efficacia sui neonati.

Alle mamme, ma non solo, vale la pena ricordare innanzitutto quelle che sono le caratteristiche dei medicinali omeopatici. Sono privi di effetti collaterali: essendo estremamente diluiti, risultano privi di tossicità.

Per tale motivo, possono essere somministrati in sicurezza anche ai bambini più piccoli e persino ai lattanti.

Si possono assumere da soli o contemporaneamente a farmaci “classici”: una delle prerogative dei medicinali omeopatici è che non prevedono interazioni con altri farmaci.

Quindi, se il bambino sta assumendo per esempio antibiotici, è comunque possibile somministrargli una cura omeopatica senza riscontrare interferenze.

I bambini, fra l’altro, rispondono in genere alla terapia omeopatica in maniera particolarmente significativa, probabilmente perché il loro sistema immunitario è più reattivo.

L’omeopatia può quindi essere utilizzata per tante patologie, anche quelle frequenti soprattutto nei bambini molto piccoli.

Crosta lattea ed omeopatia

È un disturbo tipico del lattante, che in genere, compare nelle prime settimane di vita e provoca la formazione di squame unte di colore giallastro localizzate in prevalenza sul cuoio capelluto, ma anche in altre parti del corpo, che si presentano arrossate.

Spesso l’origine può essere un’intolleranza alimentare alle proteine del latte o al lattosio.

Come medicinali omeopatici si possono per esempio consigliare:

Calcarea carbonica 9 CH, se il piccolo è di costituzione robusta, con fontanella ampia e presenta un temperamento piuttosto tranquillo.

Sulfur 9 CH se, invece, il bebè è piuttosto asciutto, con fontanella piccola e tendenzialmente irritabile.

È importante cercare di eliminare le croste dalla testa del bimbo, frizionandola con olio di oliva o di mandorle tiepido, lasciandolo agire tutta la notte.

Se il disturbo è esteso e associato a coliche gassose, meglio eliminare latticini o altri alimenti allergizzanti dalla dieta della mamma.

Dentizione ed omeopatia

I disturbi collegati alla dentizione sono davvero numerosi e molto diffusi fra i bambini dai 4 ai 30 mesi.

Si tratta di un momento di vera e propria crisi, che si manifesta con le reazioni più diverse: salivazione più abbondante del solito, arrossamento gengivale e smania di mordere qualsiasi cosa si presenti loro a tiro.

In questa fase il bimbo spesso diventa anche inappetente, irritabile e disturbato durante il sonno.

Per agire complessivamente su tutti i sintomi della dentizione, si può dare una monodose di Camilia, versandone l’intero contenuto direttamente in bocca, 2-3 volte al giorno.

Dermatite da pannolino come curarla con l’omeopatia

È un fastidio molto comune tra i bimbi sotto i due anni di età e specialmente tra i neonati.

Oltre a un arrossamento nella zona delle natiche e dei genitali, si può manifestare con un’eruzione cutanea costituita da pustoline che possono invadere altre aree.

Le cause possono essere il contatto prolungato con urina e feci, ma anche lo sfregamento del tessuto del pannolino con la pelle delicata del bimbo.

In questi casi è bene mantenere la parte il più possibile asciutta e pulita sostituendo spesso il pannolino.

A ogni cambio è importante detergere bene il sederino con acqua tiepida, a cui si può eventualmente aggiungere un sapone molto delicato.

Una volta asciutto, può essere usato localmente l’unguento Ciderma, da applicare sulla cute 1-2 volte al giorno.

L’uso di Ciderma, peraltro, si presta molto bene in età pediatrica, in quanto non presenta in genere effetti collaterali e rischi di interazioni farmacologiche.

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